Indossare un minerale è un gesto di connessione con un elemento della natura dotato di una propria energia ed è bene farlo nel modo più rispettoso ed efficace possibile. Se si vuole recepire al massimo ciò che il cristallo ha da offrirci, anche il suo allineamento con noi e con il pianeta che ci ospita ha importanza. Cerchiamo di osservarne la direzione di crescita e rivolgiamola verso il basso rispetto a noi, cioè verso terra, poiché essa descrive il punto di uscita della forza che lo compenetra. Così facendo, gli permettiamo di agevolare lo scarico tossico, fisico e non, con cui sta partecipando al nostro benessere.
Propongo un breve elenco dei cristalli di cui ho riscontrato la maggior efficacia e precisione nei risultati. La mia esposizione è volutamente sintetica, poiché ho raccolto le qualità essenziali, di cui ho potuto constatare l’effetto; rimando ai numerosissimi testi sulla cristalloterapia per leggere descrizioni ampie ed esaustive sulle molteplici sfaccettature delle proprietà dei minerali. Ho anche scelto di enumerare cristalli di facile reperibilità e costo contenuto, per permettere a chiunque di avvicinarsi a questo mondo dalle enormi potenzialità. Oltre alla applicazione diretta sulla persona durante i trattamenti, mi capita di consigliare l’uso di un elemento appropriato per consolidare e mantenere gli effetti benefici; in tal caso, posso dotare il cliente di un cristallo, da me purificato dalle negatività e caricato di energia positiva tramite metodologie sciamaniche. A Acquamarina : protezione da raggi UV, affezioni agli occhi, asma, rinite, confusione mentale, ...
Utilizzando le tecniche di manipolazione dell’energia apprese in questi anni, tratto disagi sia fisici sia energetici reindirizzando verso l’integrità i sistemi alterati. La pietra che ho trovato massimamente efficace a livello somatico è la tormalina nera , in grado di assorbire grandi quantità di energia negativa, veloce sia ad ottenere risultati sia ad essere rigenerata con le modalità classiche di pulizia dei cristalli. Definisco eterizzazione della malattia il processo attraverso il quale un malessere viene vaporizzato in una sostanza che gli antichi chiamavano etere , che si manifesta ai guaritori in tonalità varianti fra il nero e i colori dell’arcobaleno, e che si può ipotizzare si trovi a uno stato intermedio fra materia ed energia: non immateriale quanto la luce, ma con un suo leggerissimo peso, esso non è stabile e si dissolve in qualche ora. Il cristallo opera assorbendolo rapidamente ed azzerandone l’impatto, come fa il piombo con una radiazione...
Commenti
Posta un commento